Cos’è un’ernia?
Un’ernia si può definire come lo spostamento di una struttura anatomica al di fuori dei propri confini fisiologici, andando a lesionare, premere, disturbare altri tessuti vicini. Le ernie più comuni sono quelle che coinvolgono i dischi intervertebrali della nostra colonna. Una loro alterazione può disturbare i nervi andando a creare sintomi importanti come alterazioni della sensibilità o debolezza muscolare o ancora dolori molto forti e limitanti. Un’altra ernia molto comune è quella addominale, ed ancora quella inguinale.
Cos’è la chirurgia dell’ernia?
La chirurgia dell’ernia mira a sostituire le strutture, i tessuti che presentano un’alterazione della loro parte anatomica, riportando tutto nella loro posizione normale, recuperando quindi anche la fisiologica funzionalità delle parti coinvolte. Le ernie sono a volte causate da sforzi ripetuti nel tempo, quindi il recupero dall’intervento di ernia comporta un attento ritorno all’esercizio fisico e all’attività normale senza causare la recidiva, agendo anche sulla modifica di quelle posture o di quegli atteggiamenti errati che hanno causato la lesione.
Esercizi per ottimizzare il recupero
Ci sono diversi esercizi che si possono fare ancora prima dell’intervento chirurgico per favorire un recupero rapido ed efficace, vediamo di seguito alcuni esempi:
- Migliorare la salute cardio-respiratoria: qualsiasi tipo di esercizio che sia in grado di stimolare il sistema respiratorio e cardiaco, contribuirà a migliorare la salute generale del corpo e favorirà il recupero da qualsiasi tipo di operazione. In questo gruppo rientrano attività come camminare, fare jogging, leggere o nuotare;
- Rafforzare gli arti: fare degli esercizi sia per le braccia che per le gambe, come ad esempio dei semplici curl per bicipiti o degli squat o affondi per gli arti inferiori può favorire il recupero post operatorio facendo in modo che non si perda una quantità eccessiva di massa muscolare, facendo sentire il paziente meno debole e stanco nella fase riabilitativa.
L’esercizio fisico e il rafforzamento in palestra è un ottimo modo per migliorare la propria forma fisica, ma anche fare piccole cose a casa può fare una grande differenza se la palestra non è subito alla vostra portata. In questi casi può essere molto utile parlare direttamente con il medico che eseguirà l’intervento per capire quali tipi di consigli ha da suggerire.
Recupero da un intervento di ernia
La fase post – operatoria è quella del recupero vero e proprio, in cui la gestione della parte operata ed in generale di tutto il corpo, diventa fondamentale. Come per il pre – operatorio, vediamo alcuni esercizi utili che si possono eseguire:
-
- Respirazione: quando si deve iniziare un percorso atto al ritorno al movimento dopo un intervento chirurgico da ernia, è bene abituare il paziente a respirare in un determinato modo, detto diaframmatico, che permette di gestire al meglio le pressioni addominali e alleggerire lo stress meccanico imposto alla colonna ed ai muscoli addominali;
- Camminare: Il miglior esercizio da fare dopo un intervento di ernia, che sia alla schiena o all’addome è alzarsi e camminare il prima possibile. Questo aiuta a mantenere la circolazione sanguigna favorendo l’ossigenazione dei tessuti e mantiene maggiormente il tono della muscolatura sia della schiena che addominale. È importante fare un lavoro progressivo in modo da non sollecitare di colpo delle aree che magari sono rimaste immobilizzate per qualche giorno. Un altro beneficio molto molto importante, che si ottiene dal camminare, è quello di evitare la formazione di piccoli coaguli, soprattutto nei vasi degli arti inferiori, potenzialmente molto dannosi;
- Esercizi alle gambe: anche questi esercizi aiutano a mantenere le gambe forti in modo da potersi muovere più facilmente e mantenere la circolazione in movimento, per prevenire, come accennato già in precedenza, la formazione di coaguli di sangue. Gli esercizi più comuni possono riguardare sia i polpacci, sforzandosi ad esempio di camminare sulle punte dei piedi, oppure le cosce, con squat oppure affondi leggeri;
- Esercizi per gli addominali: Questi esercizi contribuiranno a rafforzare i muscoli del così detto “core”. Sono importanti poiché spesso permettono di evitare delle recidive. Sia che l’ernia sia alla schiena, sia che si trovi all’addome o all’inguine, rinforzare il proprio addome può aiutare il corpo per diversi motivi, primo tra tutti il fatto di avere una maggior stabilità nella parte centrale del corpo durante possibili lavori pesanti che tendono a sollecitare l’area lombare e le anche. Inoltre, se abbinati ad un buon lavoro respiratorio come già detto in precedenza, possono anche loro partecipare al mantenimento delle corrette pressioni all’interno della cavità addominale. Nel caso di ernia addominale bisognerà fare molta attenzione ad iniziare col lavoro, aspettando che la cicatrice sia ben chiusa e che l’esecuzione del movimento non porti di nuovo alla lesione della parete interessata dall’ernia ma che invece le permetta di rinforzarsi, evitando futuri problemi.
Conclusioni
Un’operazione di rimozione di un’ernia alla colonna vertebrale può richiedere fino a 12 settimane di tempo per recuperare a pieno la propria mobilità ed avere nuovamente la possibilità di fare sforzi o sollevare pesi. Un’ernia addominale invece, può tenere il paziente in una fase di recupero per almeno 4 – 6 settimane. Questi lunghi periodi ci fanno capire come durante il periodo post – operatorio non ci si debba aspettare troppi progressi con rapidità ed in brevissimo tempo, anzi, è bene far tutto con calma ed in progressione. I movimenti e i carichi applicati al corpo, così come l’intensità dell’esercizio e la durata dei recuperi in un ambiente di allenamento devono tener conto di tutti i fattori necessari al fine di evitare danni o recidive, ed infine, devono essere eseguiti con cautela ed in modo fisiologicamente e biomeccanicamente corretto, evitando movimenti errati o carichi esagerati. In queste situazioni è sempre utile sia riferirsi al proprio medico ortopedico per capire a che punto siamo con la progressione del recupero, sia confrontarsi con un professionista competente del mondo del fitness (come un personal trainer qualificato, che ha frequentato un corso personal trainer riconosciuto) che possa curare il lavoro con attenzione e sappia anche consigliare al meglio.