Troppo spesso ci capita di ascoltare di storie, a volte un po’ comiche, su infortuni dovuti a cadute rovinose. La maggior parte dei mal capitati è ovviamente avanti con l’età, ma ciò non toglie che anche i più giovani non godano sempre di un ottimo equilibrio.
Terreni accidentati, spinte esterne destabilizzanti o magari una birra di troppo, non sono alleati della nostra stabilità evidenziando il fatto che è necessario allenare questa componente per prepararla a reagire ad ogni forza che vi si oppone, evitandoci brutte figure. Nell’allenare l’equilibrio si riscontrano diversi aspetti positivi, che portano benefici alla componente sia fisica che psichica dell’uomo.
Postura
Esercizi che destabilizzano la posizione eretta obbligano la muscolatura profonda ad attivarsi. Quest’ultima gioca un ruolo fondamentale nella postura dell’uomo, quindi esercizi di equilibrio, come ad esempio stare eretti su un solo piede o esercizi con pedane basculanti, rendono più efficienti quei muscoli che ci aiutano a lottare contro la gravità.
Concentrazione
Nell’allenare l’equilibrio è richiesta una forte concentrazione da parte del soggetto. In questi momenti, visto dall’esterno sembra che non stia avvenendo niente, ma in realtà il soggetto concentrato nell’equilibrio sta studiando se stesso, le sue parti corporee e il rapporto che hanno con l’ambiente esterno. Ciò determina una forte connessione tra la mente e il corpo, aumentando così la consapevolezza dell’unione che c’è tra le due.
Plasticità del sistema nervoso
Esercizi che ci destabilizzano sono esperienze nuove che obbligano il nostro sistema nervoso a prenderne atto e ad adattarsi a queste. Come quando impariamo ad andare in bici, il nostro “computer centrale” forma dei nuovi processi che ci consento di svolgere determinate azioni. Quindi quanto vari saranno gli stimoli all’equilibrio tanto diverse saranno le risposte del nostro sistema nervoso, che verrà quindi allenato di conseguenza.
Prevenzione degli infortuni
All’interno dei muscoli e delle articolazioni sono presenti dei recettori, più precisamente propriocettori, che ci informano della posizione dei muscoli e delle articolazioni stesse. Questi segnali ci dicono ad esempio se un muscolo si sta allungando troppo con il rischio di un trauma. Quindi svolgono una funzione preventiva, ma inoltre ci riferiscono costantemente la posizione e il movimento di determinati distretti corporei. Va da se che allenare questi recettori è fondamentale per prevenire gli infortuni, ma, se resi più efficienti, miglioreranno l’armonia del nostro corpo, favorendo la coordinazione.
Alleato dell’allenamento
Una postura migliore, la consapevolezza di noi stessi, un sistema nervoso più reattivo e la migliorata stabilità articolare ci permetteranno di affrontare la vita quotidiana e l’allenamento in maniera più sicura. Inoltre un equilibrio ottimale ci permetterà di allenarci in maniera più efficace, ad esempio nell’esecuzione di uno squat, una base d’appoggio migliore e quindi un equilibrio migliore ci consentirà di evitare lo spreco di energie dovute a riassetti posturali. Queste energie risparmiate si tradurranno in chili in più in poco tempo. Questo principio è ovviamente applicabile a tutti i tipi di allenamento, che siano essi statici o dinamici, che siano di resistenza o di velocità, di squadra o singoli, ecc.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui allenare l’equilibrio, ma nel farlo dobbiamo sempre fare attenzione. Questo tipo di allenamento comporta un determinato grado di rischio dovuto allo squilibrio dell’esercizio stesso, che può farci finire al suolo o causare dei movimenti anomali e scoordinati con l’insorgenza di infortuni, come contratture o stiramenti muscolari, se non distorsioni o peggio ancora lussazioni articolari. Ecco perché sarebbe importante affidarsi ad un professionista dello sport, che ci indichi le nostre corrette necessità e che ci dia una mano a non farci vincere dalla gravità.