Al termine cervicale è ormai associato tutta una serie di sintomi dolorosi nella zona del collo. In realtà questo si riferisce ad un tratto specifico della colonna vertebrale. Il dolore cervicale, o cervicalgia, è spesso causato da disturbi muscolo scheletrici con una incidenza altissima nella popolazione.
Lo stile di vita sedentario dell’uomo moderno comporta spesso l’assunzione di posture particolari per parecchio tempo. Non a caso coloro che soffrono maggiormente di cervicalgia sono tutti i professionisti che lavorano al computer o comunque hanno a che fare con una scrivania.
Sintomi, cause e terapia
I sintomi sono dolori muscolo scheletrici, ma possono arrivare anche a nausee, mal di testa, parestesie alle braccia (sensazioni cutanee come il formicolio). Nel caso in cui il dolore e le sensazioni particolari siano trasmesse alle braccia è probabile che siano interessate anche tessuti nervosi, in questi casi meglio rivolgersi ad un medico repentinamente.
L’origine del dolore cervicale è di svariata natura, che dipende dalle strutture coinvolte dal problema: strutture ossee, cartilaginee, legamentose, tendinee, muscolari, vascolari o nervose. Tra le causa troviamo diversi fattori come traumi, artrite, degenerazione dei dischi intervertebrali, stress, posture scorrette e posizioni errate nel dormire, colpi di freddo, mancanza o eccesso di attività fisica e sovraccarichi agli arti superiori.
La terapia deve ricercare la causa ed eliminarla o rallentarne il decorso. Risulta quindi fondamentale fare una accurata diagnosi, sarà il medico ad indirizzarci su una radiografia o una TAC per scovare il problema. Successivamente sarà sempre il medico all’utilizzo o meno di farmaci antinfiammatori o antidolorifici, ma in ogni caso è fondamentale cominciare a darsi una mano da soli: un grande sollievo, infatti, possiamo trovarlo in una serie di specifici esercizi di mobilità e stretching per il tratto cervicale e per il cingolo scapolare.
Esercizi per il dolore cervicale
Navigando nel web è facile trovare sequenze di esercizi mirati proprio al collo, ma spesso questi potrebbero essere dannosi se attuati da soli, senza essere seguiti da un occhio allenato che ci fermi prima dell’errore. Inoltre questi suggerimenti per internauti sono spesso pericolosi di per se: su diversi siti è probabile trovare degli esercizi che ci indicano di fare delle circonduzioni complete con la testa per sbloccare il tratto cervicale, un movimento pericoloso di iperestensione del capo che potrebbe causare danni al sistema nervoso, anche irreparabili.
Il tratto cervicale è uno dei punti più delicati della nostra colonna, ha una grande mobilità ma è molto fragile, meglio quindi affidarsi ad un professionista che ci guidi nel corretto modo alla risoluzione del problema.
Un certo sollievo potremmo comunque cominciare a cercarlo facendo dei movimenti con il capo, che rispecchino sempre i movimenti naturali e quotidiani di questo tratto:
- possiamo cominciare con delle flessioni laterali con il capo, avvicinando l’orecchio alla spalle e non il contrario;
- rotazioni laterali con le spalle che spingono in basso e indietro;
- semicirconduzioni in avanti (mai indietro!) con il mento che da una spalla passa vicino al petto per dirigersi all’altra spalla.
È bene fare questa sequenza per 40 secondi a step e con gli occhi chiusi, per evitare inutili capogiri e per concentrarsi nel movimento. Risulta anche utile applicare delle piccole resistenze agli arti superiori in modo da far scendere un po’ di più le spalle.
Afferrando ad esempio delle bottiglie d’acqua le due braccia sono rilassate e si lasciano tirare giù dal peso delle bottiglie, di conseguenza le spalle le seguono verso il basso e quindi ripeto la sequenza degli esercizi come sopra.
Di certo questi esercizi non risolveranno definitivamente il problema, ma possono venirci in aiuto nelle fasi di torcicollo acute regalandoci un certo sollievo. È scontato quindi dire che bisogna individuare la causa del problema ed eliminarla, solo allora la nostra cervicale tornerà sana.