Chi si allena regolarmente è abituato ad esercitare tutti i muscoli del corpo attraverso contrazioni volontarie a cui viene aggiunto un peso per aumentare il potere allenante. Spesso il 99% delle volte ci si dimentica che esistono muscoli che benché non siano visibili, svolgono un compito incredibilmente importante: supportano il contenuto della cavità addominali. L’insieme di tali muscoli viene chiamato pavimento pelvico.
I muscoli del pavimento pelvico sono quei muscoli che vanno dal pube al coccige e circondano l’apertura della vagina, dell’uretra e del retto. Parte di questi muscoli sono anche detti “perivaginali” perché avvolgono il canale vaginale. Intrecciandosi gli uni agli altri, formano un vero e proprio “pavimento”, con una forma concava. La muscolatura del pavimento pelvico è direttamente collegata a organi importantissimi: l’utero, la vagina e la vescica e il retto. Se la muscolatura pelvica è in cattive condizioni, influisce sul benessere di questi organi e del basso ventre. Ecco perché il pavimento pelvico ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda la salute, la sessualità e l’estetica della donna, nell’uomo (con alcune modifiche) e negli anziani.
Come individuare i muscoli del pavimento pelvico?
Tutti sanno contrarre un quadricipite…. ma non si può dire lo stesso per i muscoli costituenti il pavimento pelvico. Innanzitutto bisogna capire dove si trovino esattamente e come possano essere contratti, ciò può essere fatto interrompendo volontariamente il getto d’urina. Una volta compreso, è bene non compiere più tale gesto ed esercitarsi a vescica vuota. Si possono sentire questi muscoli quando si sale in bicicletta: è la parte del bacino che poggia sulla sella.
Alcuni fattori possono debilitare i muscoli pelvici: i maggiori imputati sono gravidanza, obesità, sollevamento pesi e menopausa. L’indebolimento del pavimento pelvico può causare disagi più o meno importanti, che si ripercuotono negativamente sia nella sfera fisica che in quella sessuale.
I sintomi del malessere pelvico sono spesso indefiniti, specie agli inizi. I segni a cui fare attenzione:
- la pancia che non si appiattisce nonostante la ginnastica addominale;
- un senso di pesantezza, o congestione, o pressione all’interno del bacino;
- una sensazione di eccessivo rilassamento della parete addominale inferiore;
- dilatazione e rigonfiamento addominale;
- scarsa percezione del pene durante la penetrazione, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, oppure orgasmo poco intenso
- dolori lombari ciclici;
- difficoltà nella minzione, per esempio urgenza improvvisa di urinare, oppure pesantezza preminzionale, difficoltà a contenere l’urina, accompagnata spesso a perdite;
- ptosi pelvica, cioè abbassamento degli organi collocati nel bacino.
Allenare i muscoli del pavimento pelvico, può migliorare la tonicità e la resistenza dello stesso.
Questo tipo di ginnastica trova applicazione in svariati ambiti:
- Incontinenza urinaria da sforzo
- Prolasso uterino
- Eiaculazione precoce
- Disfunzione erettile
- Anorgasmia (incapacità di raggiungere l’orgasmo)
- Parto
- Iperplasia prostatica benigna (per il trattamento del dolore e del gonfiore prostatico)
In conclusione, l’allenamento di questa muscolatura si rivela molto utile per rafforzare il pavimento pelvico ed esercitando questo muscolo quotidianamente, anche più volte al giorno, è possibile ottenere risultati concreti già nell’arco di poche settimane.
Gli esercizi per il pavimento pelvico possono essere utilizzati:
- in ambito riabilitativo, quando la muscolatura in questione risulta in qualche modo “danneggiata” e quindi quando si ha effettivamente un problema (incontinenza urinaria, incontinenza fecale, dolore durante i rapporti sessuali…);
- in ambito preventivo, per evitare l’insorgenza di problematiche legate proprio ad una mal funzionamento della muscolatura pelvica