Spesso l’allenamento della flessibilità muscolare tramite stretching è considerato essenziale nel bodybuilding in quanto aiuta a ridurre drasticamente le probabilità di infortunio.
Quasi sempre, lo stretching, viene praticato appena prima di allenarsi o al termine dell’allenamento. In certi casi, invece, anche tra le serie di un esercizio, immaginando che questo possa aiutare i muscoli nel recuperare lo sforzo. Molte di queste idee non sono totalmente corrette, infatti, gli effetti dello stretching, differiscono in base alla regolarità con cui vengono eseguiti. Credere che, allungando i muscoli prima di una seduta di allenamento con i pesi sia un adeguato riscaldamento, è un errore imperdonabile.
Lo stretching dedicato ai distretti muscolari da allenare, infatti, causa una riduzione di forza, che va in media dal 2 al 5%, provocata da un calo della rigidità delle componenti elastiche del muscolo. In altre parole, un muscolo rigido in realtà sviluppa una maggiore forza muscolare rispetto ad uno reso più elastico da un precedente allungamento muscolare statico.
Un adeguato riscaldamento è quello che si indirizza all’incremento della temperatura interna dei muscoli, favorendo quindi le reazioni metaboliche ed energetiche e quindi la potenza esprimibile. É quindi consigliabile iniziare con un esercizio che coinvolga i muscoli che si ha intenzione di allenare, cominciando con una serie molto leggera usando un certo numero di ripetizioni, almeno 12, in modo lento e controllando la respirazione.
Viceversa sessioni di stretching quotidiane, intese come esercizi che coinvolgono tutti i distretti muscolari, portano ad un miglioramento della performance. Le evidenze scientifiche ci dicono infatti che lo stretching praticato regolarmente riesce a portare ad incrementi di forza muscolare di circa il 2-5%, ovvero lo stesso tasso di perdita di forza causato dallo stretching prima dell’allenamento. L’aumento della potenza esprimibile può essere ricondotta all’espansione del range di movimento articolare che, per motivi biomeccanici, incrementa la forza, e nel lungo periodo la massa muscolare.
Visto che la maggior parte dei benefici giungono da stretching praticato regolarmente e non solo prima dell’allenamento, bisognerebbe considerare la seduta di stretching come un workout a se stante da praticare costantemente e parte integrante dell’allenamento pesistico.
Articolo realizzato in collaborazione con il Dott. Giuseppe Alfano, personal trainer, insegnante fitness, formatore e articolista