Settembre è un mese di buoni propositi. “Da settembre mi metto a dieta” al sempreverde “A settembre inizio a fare palestra”. Quante volte ve lo siete detti?
Eppure, nonostante i buoni propositi vi abbiano guidati fino a farvi varcare la soglia del centro fitness scelto per vicinanza, comodità, o consiglio dell’amica che già lo frequenta (si, proprio quell’amica che da anni sfoggia sul fisico le prodezze del pilates o i miracoli dello squat, visibili anche dal suo jeans super-skinny, jeans che guarda in cagnesco il vostro pantalone morbido “nascondi-pigrizia”), una volta posti davanti alla fatidica decisione “mi iscrivo o non mi iscrivo?” dalla consulente in accoglienza, la vostra risposta è stata un sonoro: “CI DEVO PENSARE”.
Eppure eravate sicuri di voler iniziare questa volta. Ma una vocina nella mente si è fatta spazio spingendovi a dirvi di pensarci bene. In realtà, quello che questa vocina ha fatto, non è stato altro che darvi il tempo di trovare una scusa (non una buona ragione) per fare in modo che anche quest’anno lo passerete continuando ad indossare il tanto affezionato pantalone morbido.
Ecco la top five delle cinque scuse più gettonate.
NON HO TEMPO
In cima alla lista delle scuse dovute alla mancanza di tempo troviamo il lavoro, i figli, la famiglia, lo studio. Qualsiasi tassello della vostra vita rappresenta un intralcio tra voi e l’allenamento.
Facciamo un rapido riassunto: da giovani si studia, finiti gli studi si inizia a lavorare, nel mentre arrivano la famiglia e i figli. Secondo questo pensiero, quindi, non si avrà mai tempo da dedicare al proprio benessere, alla propria salute.
Eppure, magicamente, si trova il tempo per trascorrere, tutti i giorni, una pausa pranzo di due o tre ore seduti ad una tavola calda a mangiare tramezzini (un toccasana per una vita da sedentario), o per lasciare i bambini con nonni o con i papà e fare una fila lunga un intero pomeriggio, tutte le settimane, per andare dal parrucchiere. Bizzarro questo tempo, a volte c’è e a volte scompare.
DEVO PARLARE CON MIO MARITO/MIA MOGLIE
È incredibile come si riesca a tirare in ballo la dolce metà quando c’è da scaricare una decisione. Eppure credo dovremmo conoscerli tutti questi coniugi che, davanti alla decisione dell’altro consorte di iscriversi in palestra, l’abbiano impedita.
Classico modo per far prendere all’altro una decisione che in realtà non volete prendere, per poi potergli riversare la colpa dell’insuccesso (mariti avvisati,mezzi salvati).
SONO PIGRO/A
“Voglio dimagrire, ma sono pigro, non credo di frequentare molto” – “Voglio mettere massa muscolare ma mi conosco, sono pigro, non so se frequenterò tutto l’anno”. Infatti la palestra, come qualsiasi cosa porti benessere fisico e di conseguenza anche mentale, non dovrebbe essere fatta per un anno, bensì PER TUTTA LA VITA. Chiara ora la contraddittorietà della scusa della pigrizia?
DEVO ORGANIZZARMI
In realtà la frase intera è “Devo organizzarmi con gli orari per vedere se riesco ad incastrare tutto“. Cari amici, si organizzano i viaggi, le vacanze, i week end, le uscite tra amici, non la palestra, quella non va organizzata, non va incastrata (altro verbo che piace tanto quanto “organizzare”), va solo più semplicemente frequentata, questo è il verbo giusto.
Tutti gli altri verbi nascono nella mente per cercare di rendere complicato qualcosa che in realtà non lo è.
DA SOLO MI ANNOIO
Certo, quale luogo migliore della palestra per annoiarsi! Ovviamente, quella del “vengo se viene il mio amico, quindi devo chiedere a lui” in realtà è traducibile in “Chiederò al mio amico, che sicuramente mi dirà di no, così posso continuare a rimandare l’inizio del mio allenamento a data da destinarsi”.
Attenzione a tutte queste scuse, perchè mentre pensate a quale vi si addice meglio per poterla utilizzare, l’amica con i superskinny spinge il carrello davanti al vostro al supermercato. E voi avete ancora addosso il pantalone morbido.