La tecnica del Pilates è stata utilizzata dalla nascita del metodo, sia come attività riabilitativa, che in seguito come miglioramento per le performance della danza classica e come attività postulare.
Da qualche anno ha avuto il suo approccio anche nelle malattie neuromuscolari come recupero funzionale di soggetti affetti da questa patologia soprattutto all’inizio della diagnosi. In questo caso l’approccio con l’insegnante sarà più medico-terapeutico e il cliente di uno studio di Pilates, diventerà un “paziente”. La Sclerosi Multipla è una patologia che colpisce soprattutto la guaina mielina del sistema nervoso centrale. E’ la malattia più comune tra quelle neurologiche degli adulti, affligge le donne con un’incidenza da due a tre volte superiore rispetto agli uomini ed inizia a colpire le sue vittime negli anni di maggior vigore fisico. Per questo è consigliato a queste persone di praticare tutta la vita un’attività fisica adeguata che mantenga le capacità residue e riesca ad affrontare con piccoli progressi i sintomi e problemi ad essa correlati.
Non esistono protocolli di lavoro specifici per questi soggetti perché è una patologia molto varia. Tuttavia considerando ogni paziente come una singola persona, si possono praticare moduli diversi di lavoro da adeguare di volta in volta. Il cliente affetto da SM che pratica attività fisica, riconoscerà spesso che le sue capacità di fare esercizio fisico possono cambiare da una lezione a un’altra.
La SM è una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario percepisce i normali tessuti del corpo come estranei e li “attacca”. La guaina mielina, che avvolge gli assoni come una pellicola protettiva, viene distrutta causando infiammazione e danni. Se la guaina mielina è danneggiata, anche la comunicazione tra le cellule nervose e del midollo spinale, saranno difettose.
La forma più comune di SM è la recidiva-remittente in cui i pazienti avranno momenti di peggioramento che si alterneranno a periodi di miglioramento. L’inattività può portare all’invalidità permanente è dunque necessario fare un esercizio fisico adeguato e continuo.
E’ noto che diversi tipi di connessioni neurologiche sono utilizzate per le funzioni motorie. Quando uno rapporto neurologico è danneggiato,sembra che un altro lo sostituisca. Questo fenomeno è noto come neuroplasticità ed è responsabile del recupero funzionale. L’esercizio fisico può contribuire al ripristino di nuovi circuiti riparando il tessuto nervoso danneggiato e riorganizzando nuove reti neurali.
Esercizi e benefici del Pilates
Gli esercizi di Pilates sia svolti sul tappetino, Matwork, che sulla macchina, Reformer, consentono al “paziente” di lavorare in modo specifico, riducendo il dispendio energetico e l’aumento della temperatura corporea.
Inoltre il metodo insegna il corretto uso della muscolatura stabilizzatrice, fondamentale per chi ha difficoltà nell’equilibrio e il reclutamento dei muscoli profondi della pelvi indispensabili per ridurre al minimo una delle conseguenze di questa malattia che è la compromissione sul controllo della vescica e dello sfintere.
Il Pilates per questa malattia è indicato anche perché è un’attività a basso rischio e ben tollerata. Aumenta progressivamente la forza, l’equilibrio e la flessibilità. Oserei dire che è indicata a tutti coloro che soffrono di malattie neuromuscolari anche se l’approccio è leggermente diverso nel caso di lesioni al midollo spinale e ictus.
La differenza tra un paziente con una patologia neuromuscolare e un paziente con la SM è che quest’ultimi devono in particolare evitare surriscaldamento e affaticamento e non devono effettuare infinite ripetizioni per “riapprendere” un gesto motorio.
Nel Pilates non si effettuano eccessivi sforzi e non c’è nel Metodo classico un lavoro di tipo cardiovascolare, il paziente riuscirà a lavorare in condizioni sicure e a lungo.
Oltre al Pilates con metodo tradizionale è sempre consigliabile educare il paziente ad esercizi respiratori adeguati, al corretto allineamento e alla concentrazione per stabilire una connessione più solida del corpo in movimento. Una delle manifestazioni più evidenti per un paziente affetto da SM è la sensazione di essere scollegato dal loro stesso corpo. Con l’approccio al Pilates è possibile imparare a muoversi con maggiore consapevolezza anche per le mansioni comuni ed acquisire più sicurezza nella vita quotidiana.