Scoliosi dorsale. Come si riconosce ed esercizi per curarla.
Tra le varie tipologie scoliotiche, la scoliosi dorsale coinvolge la colonna vertebrale con una curvatura laterale e una rotazione dei corpi vertebrali, ma in particolare nella zona del dorso, a differenza della scoliosi dorso-lombare o cervico-dorsale.
Scoliosi: deformazione o postura scorretta
A differenza dell’atteggiamento scoliotico, dovuto alla postura, la scoliosi dorsale è una vera deformazione della colonna vertebrale nel tratto del dorso che si evidenzia tramite un esame radiografico, dato il sospetto di patologia, visibile dalla colonna vertebrale storta con deviazioni laterali.
La scoliosi posturale, invece, è detta anche paramorfismo e si riferisce agli atteggiamenti di postura sbagliati che determinano la deviazione laterale della colonna, ma in questo caso la deformazione non è permanente e può essere corretta.
In tutti e due i casi la scoliosi dorsale è una patologia che può limitare il soggetto in diversi movimenti e crea situazioni di dolore alla schiena e a varie articolazioni, per questo va effettuato un piano di cura che coinvolga il lato ortopedico e fisioterapico, ma anche una serie di esercizi relativi alla ginnastica correttiva, forniti da un istruttore che abbia frequentato un corso di training posturale.
Ginnastica per la scoliosi dorsale
Per diminuire la curva scoliotica ed evitare che la situazione peggiori, diversi esercizi sono proposti per il training quotidiano della muscolatura, aumentandone la tonificazione ma soprattutto mantenendo la corretta postura della colonna vertebrale e dei muscoli correlati.
Di regola, è necessario indossare dei tutori o busti ortopedici nel caso di una patologia scoliotica simile, ma anche la ginnastica posturale per la scoliosi o quella correttiva possono supportarne la cura tramite esercizi mirati alla scoliosi dorsale.
Se la fisioterapia e il presidio ortopedico si affiancano all’allenamento, sempre seguendo le indicazioni mediche rispetto alla tipologia di scoliosi, la situazione può stabilizzarsi e migliorare, soprattutto a livello dei dolori che potrebbero insorgere in tutto l’apparato muscolo-scheletrico coinvolto.
Diversi esercizi per la scoliosi dorsali sono dedicati ad un’azione correttiva con metodi di esecuzione studiati per chi vive una situazione scheletrica di disallineamento della colonna vertebrale.
Tra i sintomi della scoliosi spesso, infatti, sono presenti dei disallineamenti tra le spalle e le costole, posizionate ad altezze differenti, anche il bacino è sbilanciato e l’anca risulta sollevata e prominente. Il corpo e il dorso, in pratica, sono inclinati verso un lato ben preciso.
Un approccio di ginnastica mirata, va a prevenire la possibile progressione della scoliosi tramite degli allenamenti specifici, evitando il peggioramento della situazione.
Esercizi specifici per la scoliosi
I metodi per il trattamento della curva scoliotica tramite la ginnastica sono differenti, alcuni ormai assodati come dei “classici”, con i loro metodi sperimentati da decenni, mentre altri approcci si sono modificati nel tempo per migliorare la tipologia di esercizi per la scoliosi dorsale [LINK: ESERCIZI SCOLIOSI. I MIGLIORI SONO QUESTI].
La ginnastica correttiva basa gli esercizi su diverse posizioni, da quella eretta, alla posizione da sdraiati, a carponi o seduti a terra.
Si devono sfruttare diverse posizioni per la correzione della postura soprattutto per gli adolescenti o i bambini, per migliorare anche le abitudini posturali quotidiane.
Le corrette posture aiutano a mantenere allungati i muscoli retratti (quelli della parte concava), che mantengono le vertebre inclinate dalla parte della curva scoliotica, e contemporaneamente devono lavorare in modalità accorciata quelli della convessità della curva che sono già in allungamento.
In ogni caso, si dovrà lavorare anche sugli esercizi che allontanano la testa dalla colonna, con la elongazione.
Si eseguono esercizi sia simmetrici che asimmetrici. I primi vengono effettuati tramite tutte e due i lati della schiena, mentre gli asimmetrici si eseguono solo con una spalla oppure un’anca, per coinvolgere solo un lato del dorso.
I simmetrici sono esercizi per la scoliosi sono accessibili a coloro che possiedono un’inclinazione dorsale meno pronunciata, mentre chi soffre di scoliosi dorsale più grave, avrà accesso solo agli esercizi asimmetrici.
Gli esercizi di ginnastica correttiva seguono diversi metodi: Klapp, Neiderhoffer, Iop, Mèzières... tutti complementari ma solo un esperto trainer di ginnastica posturale o un fisioterapista può redigere un piano programmatico di esercizi completo, in base al tipo di scoliosi e alle prospettive di miglioramento o stabilizzazione.
Il metodo Klapp, ginnastica posturale per la scoliosi
Per la riabilitazione dell’atteggiamento scoliotico, le principali metodologie a cui si ricorre con esercizi per la scoliosi di ginnastica posturale, sono quelle dei metodi Klapp e Niederhoffer.
Il primo sistema è uno dei più utilizzati, lavorando sulla posizione quadrupede come base per gli esercizi della scoliosi dorsale.
Le alterazioni della colonna, infatti, secondo il fondatore Rudolf Klapp sono tipicamente umane o degli animali bipedi, dato che i quadrupedi non presentano scoliosi né problematiche alla colonna vertebrale. La posizione orizzontale non sottopone alla forza di gravità il corpo e permette uno stato di riposo dei muscoli dorsali durante gli esercizi, che saranno più efficaci.
Si sfrutta il moto della gabbia toracica per agire sulla curva scoliotica, inoltre si passa dalla posizione quadrupede al camminare carponi, poi nella marcia sempre in quadrupedia, fino all’andatura a serpente, strisciando in ginocchio e distendendo gli arti.
Degli esercizi per la scoliosi ispirati dal mondo animale, che ben riproducono situazioni a zero stress per la colonna vertebrale e che vanno a rinforzare i muscoli della parte convessa. Quelli coinvolti dagli esercizi Klapp sono i muscoli della schiena, preposti a regolare la corretta postura.
Per eseguire questi esercizi per la scoliosi dorsale Klapp i muscoli devono partire dalla posizione a quattro zampe.
- Sollevare un braccio con un piccolo peso e poi tornare nella posizione di partenza.
- Puntare il palmi bene a terra e scendere con il busto verso il pavimento, allargando i gomiti – tornare alla posizione di partenza.
- Mettere le mani a pugno e avvicinarle al busto, alzando la schiena (posizione simile a quella di una scimmia) – tornare alla posizione di partenza.
- Alzare il busto e puntare le dita al pavimento, tenendo le braccia ben stese, contemporaneamente puntare anche le dita dei piedi al suolo, mettendo i piedi quasi a martello – tornare alla posizione di partenza.
- Sollevare il busto, portarlo indietro insieme alla braccia, finché le mani non puntano verso i piedi retrostanti – tornare alla posizione di partenza.
Ovviamente, questi esercizi devono essere eseguiti da un professionista, un trainer di ginnastica posturale o correttiva, dato che se non sono eseguiti correttamente potrebbero aggravare i problemi relativi alla scoliosi dorsale.
Il metodo IOP, evoluzione del metodo Klapp
Il principio di questa metodologia, è dato dal fatto che la posizione a carponi con l’appoggio su una mano e un ginocchio non consente una buona esecuzione degli esercizi per la scoliosi.
Si devono appoggiare entrambe le mani e le ginocchia, estendendo la gamba e tenendo il piede a terra senza sollevarlo.
Negli esercizi per la scoliosi dorsale IOP, sarà quindi possibile alzare un braccio o entrambi, reggendosi alla spalliera.
Il metodo Niederhoffer
La ginnastica posturale con questo metodo tonifica la muscolatura agendo sul lato della concavità della curva mediante degli esercizi isometrici, che andranno eseguiti nella posizione prona o di decubito laterale.
In tal modo la correzione della curva scoliotica si raggiunge andando ad agire sulla direzione del raggio della curvatura della colonna vertebrale.
Il metodo Neiderhoffer si basa sul principio per cui due gruppi di muscoli nella schiena lavorano in modo complementare e vanno stimolati entrambi.
I muscoli verticali che originano da vertebre e costole superiori, i quali vanno ad inserirsi su quelle inferiori o sul bacino, sono complementari ai muscoli orizzontali che originano dalle vertebre e vanno ad inserirsi sulla scapola o sugli arti.
Una colonna vertebrale la cui curva scoliotica è verso destra, per contrastare la gravità mantiene in contrazione e allungamento i muscoli orizzontali del lato destro, nel lato sinistro avverrà, quindi, un ipotrofia dovuta al minor uso della muscolatura.
Il metodo SEAS – Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi
Si tratta di un protocollo alle deformità della colonna vertebrale per evitare l’uso del corsetto nei casi di scoliosi minori, messo a punto dall’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale (ISICO).
Questa forma di autocorrezione richiede delle sedute di apprendimento, che formano i pazienti sulle modalità di postura corretta, per poi essere seguiti da un personal trainer specializzato, oltre ad essere in grado di effettuare col tempo degli esercizi per la scoliosi in autonomia.