Alimenti cancerogeni. Il cancro a portata di forchetta.
Gli alimenti cancerogeni sono sulle nostre tavole ad ogni pranzo o cena. Ogni giorno il corpo utilizza il cibo di cui ci nutriamo, per costruire la propria struttura, sia che siamo sedentari sia che svolgiamo un’attività fisica di fitness intenso, in ogni caso la base dell’organismo verrà costruita in base agli alimenti di cui ci cibiamo.
Per questo, come nel caso di una casa, costruire i mattoni che ci edificano o ricostruire le parti danneggiate, è compito di una sana alimentazione. Nel caso in cui ci siano, invece, delle abitudini alimentari sbagliate o dannose, le conseguenze possono essere negative, come nel caso degli alimenti che apportano sostanze in grado di favorire la comparsa dei tumori.
Come distinguere il cibo sano da quello dannoso per la salute.
Non sempre è facile determinare quali alimenti siano in grado di mantenere il nostro stato di salute e prevenire tumori e neoplasie. Molte sono le opinioni in proposito ma, in ogni caso, delle informazioni precise e scientifiche a riguardo sono quelle che derivano dallo studio di un’eccessiva assunzione di alcuni alimenti, magari protratta nel tempo.
I cosiddetti alimenti cancerogeni ovvero che favoriscono l’insorgere di neoplasie o tumori, sono quelli soggetti a diverse trasformazioni chimiche, dovute alla cottura oppure alla lavorazione industriale, come indicato anche da diversi approfondimenti dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Alimenti cancerogeni: dove li troviamo nelle bevande?
Si parte dalle bibite, in particolare quelle contenenti dei coloranti, in cui la relazione tra gli zuccheri e i solfiti, si unisce all’ammoniaca per creare delle sostanze chimiche che favoriscono la comparsa del cancro. Anche le bevande senza zucchero, contengono dei dolcificanti responsabili di favorire l’insorgere di tumori. In particolare, gli alimenti cancerogeni vanno ad attaccare il colone e il retto, così come organi legati alla digestione e all’espulsione delle scorie come intestino, pancreas e prostata.
Un monito per la propria salute, dato che in Italia il cancro al colon e retto è il più diffuso, secondo i dati del Ministero della Salute.
Alimenti cancerogeni: le carni.
In questa categoria di alimenti cancerogeni, sono presenti sia le carni di allevamento di bovini e suini, sia le carni di pesce. Nel primo caso, sia la carne rossa che gli insaccati come salame, carne in scatola o wurstel, contengono diversi nitrati aggiuntivi per la conservazione; queste sostanze formano le nitrosammine unendosi con le ammine secondarie (composti chimici che contengono azoto), per dare vita a degli agenti altamente cancerogeni. Le nitrosammine sono dovute sia ai componenti degli alimenti naturali, sia dall’uso dei nitrati.
I nitrati sono presenti anche nei pesci marinati, altra categoria che rappresenta un alimento cancerogeno tramite alcuni prodotti ittici in grado di accumulare il dannoso mercurio tra le fibre muscolari. Si tratta del pesce spada, tonno o salmone, in ogni caso pesci di grande taglia.
Alimenti cancerogeni: anche nei prodotti da forno.
Formati da zuccheri raffinati e semplici, i prodotti come i biscotti, la pizza o i pasticcini contengono una quantità di zucchero eccessivo, il quale risulta responsabile della crescita anomala delle cellule cancerogene.
In questi alimenti sono presenti anche diversi grassi idrogenati, che esaltano il sapore degli alimenti stessi ma sono comunque degli agenti cancerogeni da non sottovalutare. Si tratta di grassi come il glutammato di sodio e i grassi trans presenti anche nella margarina o nelle preparazioni dei fast food.
Alimenti cancerogeni: le tecniche di cottura modificano anche gli alimenti sani!
Anche questo è un accorgimento da tenere presente durante la preparazione alimentare. Sembra, infatti, che a determinate temperature la carne troppo cotta alla brace, tenda a liberare una sostanza presente nei muscoli di animali come manzo, maiale, pollo o pesce. Si tratta del benzopirene, il quale viene metabolizzato dall’organismo in modo negativo, come un agente cancerogeno.
Sempre a queste alte temperature, si può sprigionare l‘acrilammide, un composto chimico che si forma negli alimenti ricchi di amido durante la frittura, la cottura al forno a temperature elevate e alla griglia. Inoltre, è presente nelle lavorazioni industriali degli alimenti con alto calore e bassa umidità – ad esempio nelle patatine fritte e imbustate, biscotti, caffè, fumo di tabacco, etc. da consumare con grande parsimonia.
Si parte da un processo chimico noto come reazione di Maillard, che abbrustolisce i cibi e forma l’acrilammide tramite alcuni zuccheri che si combinano con un amminoacido, l’asparagina.
Anche nella frittura, alcuni oli come l’olio extravergine di oliva rilasciano a 180 °C l’acroleina, una sostanza decisamente cancerogena. Quindi, attenzione al cosiddetto punto di fumo: le alte temperature sono per alcuni oli e non per altri. Riguardo all’olio di palma, molto utilizzato dai ristoratori e nelle preparazioni industriali, la sua economicità è sinonimo di poca salute, dato che questo olio è altamente cancerogene sia a freddo sia scaldato a temperature elevate.
Alimenti cancerogeni: se sei uno sportivo fai attenzione.
Un’ottimale nutrizione sportiva prevede un’alimentazione variegata ma, a livello di proteine, sono consigliabili le assunzioni di carni rosse non lavorate, come quelle di manzo, agnello e maiale. Il valore nutrizionale della carne rossa è imprescindibile per chi effettua un allenamento costante a livello sportivo, ma è anche fondamentale valutare il tipo di carni che si scelgono per la nutrizione.
Uno sportivo, in generale, tenderà poco a consumare in modo costante alimenti troppo sofisticati come bevande zuccherate, alcool, insaccati oppure fritti, però il rischio può derivare, invece, dai prodotti alimentari di origine animale, dato che l’assunzione di proteine è sempre consigliata per chi effettua un training giornaliero o, comunque, frequente.
Lo sviluppo del cancro a causa del consumo di carne, deriva da diversi fattori, oltre a quelli già citati relativi alla cottura e alla presenza di sostanze nocive.
È bene sapere che nel nostro intestino la carne può incontrare fenomeni di putrefazione, dato che l’intestino stesso è di una notevole lunghezza che non favorisce la digestione veloce della carne. Le proteine animali andranno a trascorrere un tempo eccessivo nell’intestino, creando sostanze tossiche e cancerogene, che possono portare alla comparsa del tumore al colon
Inoltre, un fattore importante per cui la carne è ormai diventa uno tra gli alimenti cancerogeni presenti a tavola più diffusi, è data dal tipo di carne di allevamento intensivo che spesso è sulle nostre tavole. Le carni vengono arricchite di sostanze tossiche, tramite l’alimentazione degli animali negli allevamenti, che non affatto naturale. Si utilizzano ormoni, antibiotici, pesticidi nelle colture dei mangimi che creano sostanze tossiche in grado di trasferirsi dall’esterno dei foraggi all’interno delle carni animali.
Nutrendosi della carne, si assumono i composti chimici utilizzati dall’allevamento e dalla zootecnia, andando ad aggravare il nostro organismo.
Per quanto riguarda gli allevamenti biologici o, comunque, controllati da questo punto di vista, si può essere sicuri che almeno non ci siano sostanze chimiche eccessive nell’alimentazione animale. Sul forte consumo di carne, seppur fosse totalmente biologica, la medicina mette sempre un veto.