Se ti stai chiedendo come diventare Personal Trainer professionista, i percorsi da fare e le prospettive di carriera, in questa guida troverai tutte le risposte per iniziare a muovere i primi passi, anche se parti da zero.
Non sorprende l’interesse che tanti giovani e meno giovani stanno dimostrando per la professione dell’allenatore personale, affascinati da un mestiere brillante che si concentra sulla forma e sulla cura del corpo, forti della passione per l’attività fisica, desiderosi di intraprendere la strada più giusta per diventare insegnante di fitness personale.
Del resto anche la domanda di mercato e le prospettive di guadagno di un PT incoraggiano i più convinti e motivati, disposti a investire tempo, energie e impegno in un percorso non facile, ma sicuramente ricco di grandi soddisfazioni. Un percorso che motiva anche i più adulti, essendo questo un mestiere “senza età”.
Le opportunità di inserimento e carriera aprono più sbocchi per realizzarsi come allenatore personale, l’istruttore fitness che lavora individualmente con il cliente: in palestra, in uno Studio di Personal Training, in un’abitazione privata, all’esterno, online.
La richiesta di professionisti capaci e qualificati abbonda per ragioni ormai evidenti:
- il desiderio di mantenersi in forma a qualsiasi età
- la sedentarietà di molte professioni legate alle nuove tecnologie
- l’innalzamento dell’età media.
Fatte queste premesse, scopriamo insieme come si diventa Personal Trainer professionista con l’obiettivo di costruire una carriera davvero solida e promettente.
Cosa studiare per diventare Personal Trainer
Sebbene l’amore per lo sport e un po’ di esperienza maturata siano buone leve e premesse necessarie, non bastano per diventare un istruttore fitness affermato.
Fare un percorso per lavorare come professionista in questo ambito, vuol dire imparare a prendersi cura del benessere psicofisico delle persone, insegnare nuovi stili di vita, impostare un programma di allenamento personalizzato costruito su obiettivi, bisogni fisiologici e psicologici individuali.
La passione è una leva motivazionale importante, soprattutto quando riusciamo a trasmetterla alle persone con le quali entriamo a diretto e stretto contatto.
Ma il Personal Trainer è un professionista altamente specializzato: alla passione dobbiamo quindi accompagnare una formazione seria e completa, consolidata da conoscenze sia pratiche sia teoriche multidisciplinari, e da altre skill (abilità) essenziali che vedremo nei prossimi paragrafi.
Per accedere alla professione di Personal Trainer ci sono diverse strade: il primo passo è quello di scegliere il percorso di studi più adatto.
Percorsi di studi universitari
Se il tuo obiettivo è quello di intraprendere un percorso universitario, le facoltà più specifiche che ti preparano alla professione sono:
- la facoltà triennale in Scienze Motorie e dello Sport (classe L22)
- la laurea magistrale in Scienze e Tecniche Avanzate delle Attività Motorie (classe LM 67)
- la laurea magistrale in Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport (LM 68).
Percorsi di studi in Accademie
A prescindere dalla laurea e/o diploma in ambito sportivo, i corsi di formazione per Personal Trainer restano fondamentali:
- per esercitare la professione
- per approfondire le conoscenze pratiche, oltre che teoriche
- per tenersi aggiornati sui metodi di coaching sportivo, sulle nuove tendenze e scoperte in campo medico-scientifico.
Il solo diploma di laurea, infatti, non attribuisce la qualifica di Personal Trainer: per accedere alla professione e come formazione post-universitaria, infatti, è necessario frequentare corsi e master anche strutturati su più livelli, che rilasciano la Certificazione per esercitare come Personal Trainer accreditato.
Le materie da studiare
Lavorare come Personal Trainer comporta la grande responsabilità di prendersi cura della forma fisica delle persone, un incarico che richiede per forza di cose diverse competenze e conoscenze multidisciplinari.
Per poter stilare un programma di allenamento personalizzato – che non si limita all’esercizio fisico mirato, ma entra nel merito dello stile di vita più sano e corretto da adottare – l’istruttore di fitness professionale innanzitutto deve saper valutare e riconoscere:
- il livello di preparazione dell’individuo;
- un eventuale problema di tipo funzionale, motorio;
- gli esercizi da integrare con tutte le possibili condizioni fisiche individuali.
Ecco perché la formazione deve poggiare su basi solide e preparare il futuro allenatore personale in materie essenziali, tra le quali:
- Anatomia (Studio Biologico sulla Morfologia del Corpo Umano);
- Medicina e Alimentazione dello Sport / Scienza della Nutrizione Sportiva;
- Fisiologia (Funzionalità del Corpo Umano);
- Biomeccanica (Fisica applicata al Movimento del Corpo);
- Metodologia e Programmazione dell’Allenamento;
- Traumatologia;
- Psicologia e Pedagogia dello Sport;
- Marketing e Comunicazione.
Le skill da acquisire
Oltre alla formazione pratica e teorica, essenziale per pianificare un protocollo di lavoro mirato, ci sono altre skill da acquisire, abilità fondamentali per motivare la persona anche sotto il profilo psicologico ed emotivo.
Teniamo a mente che siamo nell’epoca del marketing emozionale dove la promozione del sé passa per canali diversi, offline e online, ma perlopiù digitali: applicazioni mobile, piattaforme social, siti web e blog.
È importante, quindi, sviluppare anche queste conoscenze per promuovere la propria immagine e diventare un professionista del fitness capace di comunicare e coinvolgere.
In sostanza, le abilità da considerare includono:
- Tecniche di Comunicazione e Vendita (capacità relazionali e comunicative; valorizzazione della propria immagine)
- Strategie pubblicitarie e commerciali
- Utilizzo dei Social Network come strumenti di propaganda e acquisizione clienti
- Conoscenza delle tendenze di mercato e della concorrenza
- Gestione del tempo e della propria agenda lavorativa.
Non trascuriamo l’importanza di una buona gestione del quotidiano per programmare al meglio il proprio tempo tra i molteplici impegni della giornata.
Se l’obiettivo è quello di educare a stili di vita più sani, il primo a dover seguire questa regola è proprio l’allenatore personale.
Un istruttore fitness che arriva al cliente ansioso o stressato non potrà lavorare con efficienza e concentrazione, e non riuscirà a comunicare quella fiducia necessaria per creare un rapporto esclusivo ed empatico.
Corsi per diventare Personal Trainer
Di corsi per diventare Personal Trainer ce ne sono tanti in giro, ma non tutti garantiscono un percorso completo o – nel peggiore dei casi – una formazione certificata e a norma di legge.
Conviene quindi scegliere corsi riconosciuti e accreditati di cui approfondire ogni dettaglio: referenze, competenze dei docenti, materie di studio, durata del corso e validità dei titoli.
In merito a quest’ultimo punto, il primo e imprescindibile requisito è proprio la validità del corso che deve garantire certificazioni rilasciate da scuole affiliate a Enti di Promozione Sportiva (EPS) riconosciuti dal C.O.N.I. come ASI, ISSA Europe, FIF, FIPE. Scopri il Corso per personal trainer Fitnessway.
Ciò detto, esistono diversi corsi riconosciuti più o meno intensivi, alcuni suddivisi per livelli e con programmi di studio diversi che preparano alla professione rilasciando le certificazioni necessarie.
Non tutte le Accademie, però, sebbene affiliate offrono anche corsi riconosciuti a livello europeo e internazionale, consentendo quindi di lavorare come Personal Trainer accreditato anche all’estero.
Ecco perché l’Accademia Fitnessway – una delle più note e affermate Scuole di Formazione per Personal Trainer – con l’obiettivo di colmare queste e altre lacune ha concentrato le sue priorità sulle Certificazioni Nazionali e Internazionali.
Gli allievi diplomati all’Accademia possono sia lavorare legalmente in Italia, sia accedere al Registro Europeo dei Professionisti dell’Esercizio Fisico – EREPS – un albo per Personal Trainer di tutta Europa.
Quanto dovrebbe durare un Corso di Personal Trainer?
Premettendo che alcuni corsi si tengono in aula, altri online, altri ancora in formula combinata, la loro durata può variare in base al programma didattico e alla percentuale di ore suddivise tra la parte teorica e quella pratica, che non deve mai mancare.
A pari merito, tra i tanti corsi riconosciuti conviene scegliere un percorso suddiviso in diversi livelli che duri almeno 70-80 ore e che preveda almeno il 30% di pratica, essenziale per sperimentare il contatto umano (Coaching), gli esercizi e le modalità di allenamento studiati.
Da precisare, tuttavia, che la bontà di un corso non si riconosce solo in virtù della sua durata.
Tanti corsi, infatti, perdono di vera sostanza a causa di una formazione incompleta, carente o affidata a docenti poco preparati, con poca esperienza oppure con una visione limitata del mestiere.
La carenza nella formazione – quando non riguardi le materie principali – è data anche dalla mancanza di focus su argomenti altrettanto essenziali perché volti a sviluppare abilità comunicative, promozionali e manageriali.
Vai a fondo per capire chi sono i tuoi docenti
Se è vero che le materie di studio sono fondamentali per acquisire conoscenza, è altrettanto vero che chi insegna deve essere un formatore accreditato altamente preparato e competente, quindi:
- possedere titoli accademici (Laurea Triennale, Magistrale, Master, Certificazioni Internazionali, Dottorati)
- avere effettiva esperienza nel settore come Personal Trainer, nutrizionisti, preparatori atletici
- conoscere ed esporre con chiarezza gli argomenti di studio, riuscendo a trasmetterli al meglio
- ispirare e coltivare un senso di grande responsabilità negli allievi futuri Personal Trainer
- dimostrare disponibilità nell’approfondire o chiarire gli argomenti della didattica.
Specializzarsi in un tipo di allenamento
Il Personal Trainer professionista può scegliere di specializzarsi in un particolare tipo di allenamento, oppure costruire la propria carriera lungo un percorso strutturato su più pratiche e livelli, per poter lavorare con persone di ogni età e con diversi tipi di clienti: dal professionista che non ha tempo di allenarsi in palestra al sedentario, alla persona con patologie.
Esistono tante pratiche di allenamento diverse che si possono acquisire, tra queste:
Se da un lato specializzarsi in una disciplina può affinare la preparazione, dall’altro è anche vero che acquisire diverse capacità tecniche, teoriche e pratiche – legate ai diversi tipi di allenamento – porta ad ampliare la propria formazione aprendo a molte più opportunità.
Perché scegliere un percorso con più livelli
Conviene sempre preferire per un percorso suddiviso in più livelli, ciascuno caratterizzato da un programma didattico a sé stante, al passo con il progredire nella formazione.
Fitnessway è la Scuola pioniere in Italia nella strutturazione del Corso per Personal Trainer su 3 livelli da 24, 32 e 24 ore.
Il corso articolato in 1°, 2° e 3° livello offre una formazione scalabile e una struttura tale da:
- consentire all’allievo di pianificare i propri obiettivi
- progredire lungo il percorso nei tempi più congeniali
- distribuire le tante e diverse materie del programma didattico in modo logico e organizzato (per livelli)
- assorbire in ognuno dei livelli il giusto apporto di nozioni teorico-pratiche per metabolizzare al meglio le nozioni apprese, spendendole immediatamente nel mondo del lavoro
- acquistare i corsi a step, affrontandone i costi in modo dilazionato.
Nel tempo che intercorre tra un livello e l’altro, il futuro insegnante di fitness può praticare la professione concretizzando quanto appreso durante il corso.
Come funziona il sistema a livelli
Il 1° livello è quello base, il cui accesso è libero e propedeutico al 2°.
In questa prima fase, la preparazione teorica prevede l’insegnamento di materie fondamentali quali:
- Anatomia
- Fisiologia
- Biomeccanica.
La Pratica:
- Metodologia dell’Allenamento
- Metodologia dell’Insegnamento.
La parte pratica consente agli allievi di mettere a frutto le conoscenze acquisite all’interno di una Palestra o di un grande club partner di Fitnessway, sperimentando insieme ai docenti esercizi, programmi di insegnamento, perfezionando esecuzioni, gesti motori e approccio al cliente. Al termine del 1° livello di PT si consegue il titolo di Assistente di sala che consente di lavorare in palestra in affiancamento ad un personal trainer. Gli assistenti di sala pesi non possono fare programmi di allenamento.
Il 2° livello del Corso Personal Trainer prevede l’accesso subordinato a questi requisiti:
- Diploma Corso Personal Trainer di 1° Livello ASI
- Diploma Corso Personal Trainer o similari di altro EPS riconosciuto C.O.N.I.
- Laurea in Scienze Motorie, Fisioterapia, Medicina
- Diploma I.S.E.F.
- Diploma Massofisioterapista
- Diploma Osteopata
- Iscritti al 3° anno al corso di laurea di Scienze Motorie.
Il secondo livello approfondisce materie più specifiche da studiare in FAD, su piattaforma e-learning:
- Anatomia
- Fisiologia
- Biomeccanica
e consente agli allievi di concentrarsi su aspetti più avanzati della parte pratica: apprendere le migliori strategie, i migliori circuiti e i programmi di allenamento da insegnare al futuro cliente, approfondire le metodologie di costruzione delle schede di allenamento, affrontando quelle più usate in sala pesi. Al superamento degli esami del 2° livello si ottiene la qualifica di Personal Trainer con la quale si può aprire p.iva per lavorare come libero professionista o lavorare in palestra dispensando consigli e costruendo programmi di allenamento.
Infine, il 3° livello di PT prepara i corsisti nella parte fondamentale dedicata allo sviluppo della mentalità manageriale, del Personal Branding e di tutte quelle abilità essenziali per comunicare e promuovere la propria immagine attraverso vari canali:
- Approccio diretto
- Social Network
- Sito Web.
Qualifica e Certificazione del Personal Trainer
Quali sono le certificazioni e le qualifiche che abilitano e preparano alla professione del Personal Trainer?
Ad oggi, per poter lavorare come Personal Trainer è necessario avere il Diploma Nazionale e il Tesserino Tecnico (almeno di secondo livello) rilasciato direttamente da:
- Federazioni Sportive o Accademie riconosciute o affiliate C.O.N.I.
- Scuole Regionali del C.O.N.I.
- Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal C.O.N.I. (come ASI – Ente di promozione sportiva accreditato dal Ministero dell’Interno e dal C.O.N.I.).
La frequenza a un corso e il superamento del relativo esame qualifica l’allievo come Istruttore Personal Trainer accreditato, iscritto all’Albo Nazionale Tecnici dell’Ente riconosciuto dal C.O.N.I.
Al superamento dell’esame di 1° livello, l’allievo ottiene la qualifica di Assistente di sala che permette di lavorare in ambienti sportivi affiancati da un tutor.
Il superamento dell’esame di 2°livello rilascia il Diploma Nazionale di Istruttore Personal Trainer Avanzato di 2° livello, riconosciuto dalla Scuola Nazionale Formativa di ASI. Il titolo comprende anche il tesserino valido su tutto il territorio nazionale.
Al superamento dell’esame di 3° livello, l’allievo consegue il Diploma Nazionale di “Istruttore Personal Trainer 3° livello” rilasciato dall’Ente, che comprende l’assicurazione di responsabilità civile e il tesserino rilasciato da ASI, valido su tutto il territorio nazionale.
Trovare lavoro come Personal Trainer
Una delle domande più frequenti riguarda proprio la questione degli sbocchi professionali: quali sono le opportunità concrete in ambito lavorativo?
Premettiamo che il Personal Trainer può lavorare sia come dipendente sia come professionista autonomo con P.Iva. La scelta dell’una o dell’altra strada può dipendere dalle ambizioni personali, ma anche dalle opportunità che dovessero presentarsi.
Un istruttore fitness personale, infatti, può lavorare in diversi contesti: palestre, centri sportivi, studi privati di Personal Trainer (Leggi come aprire uno Studio di Personal training), abitazioni private, strutture turistiche, all’esterno, e anche online.
Negli ultimi anni è esplosa la tendenza delle piattaforme online e applicazioni mobile, altri contesti – digitali – che creano tante occasioni di lavoro anche per gli insegnanti di fitness.
Se l’obiettivo è quello di lavorare come istruttore di palestra personale, una strada che apre alla possibilità di impiego futuro è sicuramente quella del tirocinio.
Il consiglio è quello di non rifiutare mai il tirocinio, un’esperienza sul campo che arricchisce il curriculum vitae, un’occasione preziosa per mettere in pratica le conoscenze acquisite.
Le domande più frequenti che ci fanno i nostri corsisti
Personal Trainer come secondo lavoro si può fare?
Un’altra domanda che interessa il variegato mondo degli aspiranti istruttori fitness di ogni età, è se si può fare il Personal Trainer come secondo lavoro.
Ebbene sì, è possibile concedersi questa opportunità. Trattandosi di un lavoro che si può gestire in autonomia, o come part time in una palestra, ci si può organizzare l’agenda su appuntamenti.
Personal Trainer senza laurea è possibile?
Sebbene il percorso universitario offra ottime basi – pratiche e teoriche – in materie fondamentali come per esempio anatomia, fisiologia e biomeccanica del corpo umano, non è necessario essere laureati.
Certamente la laurea è un ottimo punto di partenza per chi vuole diventare Personal Trainer, perché permette di acquisire una solida preparazione teorica e tecnica, ma non è un requisito obbligatorio per lavorare come allenatore personale.
Cosa serve per fare il Personal Trainer?
La stessa normativa – L. 4/2013 riguardo le professioni non regolamentate – ricollegandoci alla domanda precedente, non prescrive una laurea specifica o l’iscrizione ad albi professionali per lavorare come Personal Trainer.
Questo in linea teorica, però, perché in pratica un istruttore di fitness professionista si distingue proprio grazie alla sua preparazione certificata da titoli di studio, attestati e iscrizione all’albo.
Quindi, se è vero che per diventare un Personal Trainer professionista non serve la laurea, è altrettanto vero che per lavorare e restare competitivi sul mercato serve una preparazione equipollente e una certificazione valida.
Le altre qualità che dovrebbero distinguere un istruttore fitness rientrano in quelle skill e soft skill che ne fanno anche un abile comunicatore, consapevole del proprio valore, capace di motivare e coinvolgere.
A questo proposito, i corsi migliori sono quelli che dedicano spazio anche a materie come marketing, tecniche di vendita, psicologia, comunicazione.
Come diventare Personal Trainer a domicilio?
La figura del Personal Trainer a domicilio è sempre più richiesta per la comodità di avere un allenatore fitness personale che:
- segua le persone con un programma mirato
- consigli anche la migliore alimentazione
- stimoli a non perdere la costanza nell’allenamento.
Come farsi conoscere e come promuovere la propria immagine per costruire una profittevole nicchia di mercato?
Saper impostare una strategia di sponsorizzazione online – sui Social e con Google – è fondamentale per comunicare il proprio valore e acquisire clienti.
Oggi gli strumenti non mancano grazie alle infinite possibilità e modalità che offre la comunicazione online attraverso un sito, un blog, una pagina Facebook, LinkedIn, o le app per farsi trovare.
Un’app nota nel settore è Actiotrainer, una community che raccoglie appassionati di sport e Personal Trainer.
Diventa un Personal Trainer riconosciuto dal Coni
Se vuoi intraprendere un percorso per diventare Personal Trainer professionista, devi assicurarti che la scuola sia affiliata a Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal C.O.N.I.
Fitnessway – una delle prime Accademie Italiane di Formazione nel settore fitness per numero di iscritti e placement dei propri diplomati – organizza Corsi da Personal Trainer di 1°, 2° e 3° livello con Diploma ASI (uno degli EPS riconosciuto dal C.O.N.I) e iscrizione all’Albo Nazionale Tecnici dell’Ente Certificatore.
Se il tuo obiettivo è quello di lavorare all’estero, puoi ottenere la Certificazione Internazionale e l’iscrizione al Registro Europeo dei professionisti dell’esercizio fisico EREPS, dopo aver completato il percorso completo dei 3 livelli più il Master.
Il Percorso Fitnessway – grazie all’aderenza agli standard qualitativi estremamente elevati per monte ore e metodologie di insegnamento – ha conseguito il prestigioso riconoscimento Europeo e Internazionale da parte di Europe Active (EQF4).
La struttura del corso è in linea con i disposti dello SnaQ, il documento utilizzato dal C.O.N.I. per organizzare il sistema di Qualifiche e Certificazioni dei tecnici sportivi, aderente alle linee comunitarie del Quadro Europeo di Qualifiche (EQF – European Qualification Framework).
I docenti della nostra Accademia
Un altro aspetto decisamente importante, al momento di valutare un corso, è quello di accertarsi delle effettive competenze e qualifiche dei docenti.
Il corpo docenti di Fitnessway è formato da insegnanti laureati e qualificati da master, certificazioni internazionali, dottorati, e con una corposa esperienza nel settore come Personal Trainer, nutrizionisti, preparatori atletici, ecc.
La loro responsabilità non si limita a trasmettere nel modo più chiaro possibile i contenuti didattici e le dimostrazioni pratiche delle nozioni acquisite, ma implica la capacità di coinvolgere gli allievi attraverso una formazione moderna e innovativa, proiettata nel futuro.
Oltre a sviluppare abilità pratiche e teoriche di stampo tecnico, infatti, i corsi Personal Trainer Fitnessway dedicano una parte rilevante a materie trasversali come Marketing, Personal Branding, Psicologia, Comunicazione, Tecniche di Vendita e Promozione online.
Siamo arrivati alla conclusione: in questa guida hai scoperto tutto su come diventare Personal Trainer professionista, anche partendo da zero: studi universitari, corsi di formazione, materie di studio, criteri per scegliere il corso giusto, qualifiche e certificazioni necessarie per lavorare, prospettive di lavoro.
Ora tocca a te: se il tuo obiettivo è quello di diventare un istruttore fitness accreditato, affidati a una formazione seria, completa e aggiornata.