Definizione di Postura
La postura viene definita come la posizione del nostro corpo nello spazio, intesa come atteggiamento che il corpo assume rispetto all’ambiente e alla superficie di appoggio, sia come relazione spaziale tra i vari segmenti scheletrici.
La postura è quindi il modo di essere e di relazionarsi di un soggetto con ciò che lo circonda.
Sistema tonico posturale
Il sistema tonico posturale è un sistema che permette di mantenere una postura ottimale sia in condizioni statiche che dinamiche.
Nella determinazione della postura intervengono diversi meccanismi neurofisiologici, meccanici, fattori psichici, relazionali e sociali. Tra i meccanismi più importanti troviamo appunto il Sistema Tonico Posturale. Questo sistema interviene per:
- Lavarsi;
- Mantenersi in piedi;
- Sedersi;
- Stare seduti;
- Nel movimento, questo sistema contribuisce alla preparazione, al suo avviamento, lo guida, l’equilibra e lo rinforza.
Questo sistema tonico posturale funziona come un circuito costituito da:
- Recettori, o afferenze; trasportano informazioni provenienti dal piede, dagli occhi, apparato stomatognatico, orecchio e pelle;
- Computer centrale, all’interno del sistema nervoso centrale le informazioni provenienti dai recettori vengono elaborati;
- Effettori, o output; muscoli scheletrici e catene muscolari, traduce il gesto motorio elaborato dal computer centrale.
La postura è fortemente influenzata dalle informazioni provenienti dai vari recettori del Sistema Tonico Posturale.
Quando si parla di postura scorretta o corretta?
In base alle informazioni proveniente dai recettori, il nostro sistema nervoso centrale elabora delle nuove informazioni, che vengono trasmesse ai muscoli e alle catene muscolari. Se queste informazioni sono corrette allora si ha di conseguenza una postura normale (fisiologica) in cui esiste un equilibrio tra le diverse strutture muscolari e scheletrici del nostro corpo.
Se queste informazioni arrivano in modo scorretto al nostro sistema nervoso centrale di conseguenza questo segnale sarà elaborato in modo scorretto e di conseguenza il nostro corpo assumerà una postura anormale (o patologica), ossia disadattata, disarmonica o disequilibrata.
Le cause di tale squilibrio possono essere diverse, ma uno stile di vita sedentario, posizioni scorrette mantenute per lunghi periodi, come pure lo stress e la tensione nervosa portano ad alterazioni delle articolazioni e all’irrigidimento dei muscoli.
La maggior parte delle posture scorrette sono dovute ad un cattivo utilizzo della colonna o del rachide.
Le funzioni del rachide sono:
- La funzione fondamentale è quella di sostenere il tronco, il capo e gli arti superiori.
- La seconda funzione è quella di proteggere il midollo spinale che passa nel canale vertebrale.
- La terza è quella di permettere la mobilità del tronco e della testa.
La colonna vertebrale è formata dalla sovrapposizione di piccole ossa, chiamate vertebre, che costituiscono una colonna centrale. Le vertebre sono in numero di 33: soltanto 24, nello scheletro dell’adulto, si trovano come ossa distinte (parte libera della colonna), le altre si saldano tra di loro a costituire due ossa particolari: il sacro (costituito da 5 vertebre) ed il coccige (formato da 4 vertebre rudimentali).
La colonna vertebrale di un adulto è suddivisa in quattro curve caratteristiche, le quali rappresentano l’adattamento dell’uomo alla locomozione bipede ed eretta (ammortizzazione delle sollecitazioni).
In direzione cranio-caudale si distinguono i seguenti tratti con le relative curve:
- Rachide cervicale – lordosi cervicale (7 vertebre),
- Rachide dorsale – cifosi toracica (12 vertebre),
- Rachide lombare – lordosi lombare (5 vertebre),
- Rachide sacrale – cifosi sacrale (sacro + coccige).
La presenza delle curve rachidee aumenta la resistenza e conferisce alla colonna una maggior capacità di ammortizzare le pressioni e le sollecitazioni. È normale avere un certo grado di lordosi e di cifosi, non è normale che aumentino (iperlorodosi e ipercifosi), ma non è positivo neppure che si riducano.
Con il mantenimento ottimale di queste curve si riesce ad avere una colonna più solida, capace di sopportare senza problemi, pressioni anche elevate. Una piccola variazione, di pochi gradi, di queste curve si hanno diverse patologie vertebrali e di conseguenza portano ad un’alterazione posturale. Tra le patologie più frequenti troviamo ipercifosi (la classica gobba), la scoliosi, l’iperlordosi; a queste patologie se viene utilizzato un carico esterno eccessivo vanno ad aggravare queste patologie e possono svilupparsi protusioni, ernia discale.
E’ fondamentale il mantenimento delle normali curve fisiologiche, in quando la colonna vertebrale è molto malleabile; la sua flessibilità le permette di adattarsi alle posture che assumiamo. Ad esempio un classico atteggiamento di ipercifosi lo troviamo nelle persone che lavorano tutto il giorno seduto in ufficio, a chi conduce una vita sedentaria anche nel tempo libero e durante la notte dorme disteso su fianco in posizione fetale. Si comprende come con il passare del tempo la colonna vertebrale si adatta a queste posture: le lordosi lombari e cervicale si riducono, si rettificano o peggio ancora, si invertono in cifosi.
Dott. Alessio Guaglianone, Personal Trainer e Posturologo a Roma, Laurea in Scienze Motorie
Formatore Corsi Istruttore Body Building a Roma, Corsi Istruttore Fitness Posturale a Roma