Inizialmente approdato in Italia come gioco praticato soprattutto da ex tennisti, adesso il padel ha letteralmente fatto impazzire tutti, riuscendo ad attirare sui suoi campi un numero sempre maggiore di sportivi. Ad oggi sono davvero tantissimi gli italiani che si affrontano, con passione e perseveranza, giorno dopo giorno, ed ecco che la figura dell’istruttore di padel, necessaria per ottenere miglioramenti concreti ed evidenti, è diventata una professione sempre più ambita e ricercata. Andiamo allora a vedere quali sono i requisiti necessari per diventare istruttore padel qualificato.
Quanti gradi di istruzione di padel esistono in Italia?
Chiunque voglia diventare istruttore padel può classificarsi in due diversi livelli: quello di primo e quello di secondo grado. Ovviamente si inizia dal primo. e se sei interessato a passare dall’altra parte della rete per insegnare i colpi che hai spesso praticato, esiste un solo e unico procedimento: quello di iscriversi ai corsi organizzati dalla federazione italiana tennis (FIT) – che al momento comprende questa disciplina – o da associazioni sportive con essa convenzionate, e superare, chiaramente, l’esame finale.
Non sono quindi necessarie lauree o diplomi di alcun tipo e l’unica cosa che serve è conoscere come il palmo della propria mano il regolamento del padel. Per diventare istruttore di secondo grado, invece, le cose cambiano: infatti è necessario aver compiuto almeno venti anni e aver insegnato questo sport per minimo due anni, cosa che dovrà essere documentata con documenti rilasciati dalle associazioni sportive ed enti con cui l’istruttore ha collaborato.
Come sono sviluppati i corsi per diventare istruttore padel?
Come tutti i corsi che si rispettino, alla fine del periodo delle lezioni – che sono sia pratiche che teoriche – il candidato dovrà superare un esame finale composto da due parti:
- Rispondere a trenta domande scritte di natura teorica
- Eseguire sul campo alcuni esercizi per dimostrare la padronanza dei vari colpi della disciplina, come pallonetto, gioco di pareti, volee e bandeja.
La qualifica ha durata di due anni e può essere confermata per i bienni successivi tramite corsi di aggiornamento, organizzati sempre dalla Federazione precedentemente citata.
Quando può guadagnare un maestro di padel?
Bisogna subito dire che né gli enti, né la Federazione, per ora, ha stabilito una cifra relativa al guadagno di un istruttore di padel. Però, guardando a quanto vengono pagati i maestri di tennis – ovviamente a seconda della loro esperienza e della loro professionalità – e considerando un numero di ore lavorative settimanali pari a quelle di un part-time (quindi circa quattro al giorno), il calcolo è presto fatto: con lezioni che si aggirano intorno ai 26 euro l’una, a fine mese l’istruttore di padel può arrivare a percepire uno stipendio di oltre 2000 euro.
Ovviamente, è fondamentale tenere sempre in mente che il percorso per diventare istruttore padel potrebbe aprirvi tante strade diverse; ad esempio, potreste diventare insegnanti privati e guadagnare nettamente di più.
Come diventare istruttore padel in Spagna
A differenza dell’Italia – dove, come abbiamo già specificato, questo sport fa amministrativamente capo alla FIT – in Spagna il padel è riconosciuto dalla “Federación Española Padel” (FEP), un organo di governo che si occupa della gestione e della promozione di questa disciplina in tutto il territorio. Di conseguenza tutte le sue attività sono indipendenti dalla RFET “Real Federación Española de Tenis”. Inoltre, ogni comunità autonoma spagnola possiede una propria federazione locale, al fine di avere miglior controllo e organizzazione a livello territoriale, e ognuna di queste offre la possibilità di formarsi come istruttori di padel riconosciuti.
Si fa dunque presto a comprendere, vista l’attenzione che gli è stata dedicata, il perché questo sport abbia tanto attecchito in quel paese, radicandosi profondamente nella sua cultura. Non è un caso, dunque, che i numeri uno nella classifica del World Padel Tour, Juan Lebron e Alejandro Galan, come anche altri ottimi giocatori, siano di origine spagnola. Il nostro bel paese ha ancora molta strada da fare per tenere testa a questa nazione!
In conclusione
Se ami questo sport tanto da volerlo far diventare la tua professione, non ti resta che tenerti aggiornato e controllare il sito della Federazione per registrarti al corso della tua regione e prepararti come si deve per superare l’esame. L’Italia ha bisogno di crescere e sfornare nuovi talenti che un giorno riusciranno a competere con quelli della penisola iberica.