Chi vuole intraprendere una carriera nell’ambito dei centri sportivi, può pensare di farlo come un lavoro nel fitness a tempo pieno, come un’attività complementare magari ad un part-time, come una piattaforma di esperienza per la propria attività di personal trainer… Insomma di possibilità ce ne sono molte, ma è bene capire in questo settore come e dove indirizzarsi.
Quali sono le professioni richieste nei centri sportivi
Per lavorare in palestra, prima di tutto, si deve avere una percezione esatta delle possibilità presenti, ovvero delle eventuali specializzazioni e discipline nelle quali impegnarsi.
Se il tuo desiderio è diventare personal trainer a 40 anni, dopo tanto tempo speso in palestra nella passione sportiva, il tuo percorso non sarà certo simile a quello di chi vuole diventare istruttore di Pilates perché ama e conosce lo Yoga, oppure a quello di chi esce dalla scuola o dall’università e vuole impostare la sua carriera nell’ambito dell’allenamento sportivo lavorando, nel frattempo, in sala pesi.
Le possibilità sono varie, e la formazione nel settore fitness e body building cambia allo stesso modo, comprendendo anche discipline come l’acquagym, il functional training, l’allenamento al femminile o per la terza età – target sempre più mirati per chi vuole intraprendere questa carriera e specializzarsi in un settore particolare.
Si parte, comunque, dai corsi base per ogni disciplina, ma è fondamentale rendersi conto sia delle proprie capacità e attitudini, sia dell’obiettivo al quale si vuole mirare, per lavorare nel settore del fitness.
I corsi di formazione partono già con delle differenziazioni, anche se consentono un percorso sempre trasversale, che possa ampliare le conoscenze sportive.
Training e body building: lavorare in palestra
Per chi desideri lavorare come istruttore di body building, sono presenti corsi mirati alla formazione del trainer di sala pesi, che approfondirà anche temi legati alla programmazione degli esercizi e all’ipertrofia, in modo da avere una competenza più ampia in questo settore. Ma non solo chi è esperto di culturismo può lavorare in palestra, e lo dimostrano il successo dei corsi per diventare personal trainer o di allenamento funzionale.
Si tratta di percorsi di formazione distinti, dato che le sfumature in questo settore possono essere minime oppure delinearsi in modo netto. Un istruttore di body building può essere anche un personal trainer, e lavorare nell’allenamento privato oltre che in sala pesi. Ma potrebbe non avere, invece, tali capacità, così come non è detto che sappia lavorare gestendo un allenamento a circuiti di functional training o di crossfit.
Il cosiddetto trainer o coach di riferimento in sala, in ogni caso, spesso comprende tutte queste competenze, dato che chi sceglie un lavoro in palestra, negli anni si specializza sempre di più.
Chi vuole diventare personal trainer a 40 anni, probabilmente avrà scelto di reinvestire in questa professione dopo un lungo tempo dedicato all’allenamento da privato, e può agevolmente trovare il modo di percorrere una formazione completa, in tempi non troppo lunghi.
Rispetto all’istruttore che segue la sala di pesistica, il personal trainer deve essere in grado di allenare anche per obiettivi di benessere e performance, di motivare e seguire i propri allievi in un percorso di miglioramento delle prestazioni, perfezionamento muscolare e ricerca del benessere fisico ed estetico.
Partendo dai corsi per personal trainer oppure per istruttore di body building, spesso si passa ad una formazione per diventare istruttore di allenamento funzionale. Molto richiesto a livello di lavoro, nelle palestre, il functional training viene eseguito in molte varianti o discipline similari come il crossfit, il calisthenics, le varianti di allenamento a circuito (circuit training CT).
Si può, quindi, pensare ad un lavoro in palestra sia con il classico workout con macchine e attrezzi, oppure ad un impegno come istruttore di training differenti, basati molto più su esercizi a corpo libero e workout con pause ridotte.
In ogni caso, anche per chi vuole lavorare come personal trainer al di fuori delle palestre (magari utilizzando pochi attrezzi classici e all’aria aperta come nel bootcamp), è importante conoscere l’utilizzo delle macchine cardio-fitness, dell’attrezzistica e la metodologia di programmazione tramite schede di lavoro – pilastri della maggior parte del training.
Lavorare in sala fitness
I corsi di formazione nel settore fitness consentono di acquisire le nozioni necessarie ad un impegno più adeguato a questo ambito, che è quello dell’attività fisica mirata non alle performance ma al miglioramento della salute e dell’estetica, spesso perseguito tramite attività di fitness musicale, circuiti come nel training funzionale, aerobica, acquagym (quando la palestra lo consente), total body, etc.
L’attività di un istruttore di fitness è quella di dirigere gli allievi durante l’ora di lezione, con una capacità non solo di istruzione degli esercizi, ma anche di monitorare nel tempo i loro progressi, trovare nuove modalità di allenamento e stimoli – una lezione soddisfacente è sempre piena, si sa.
Chi vuole svolgere un lavoro in questo settore, deve partire dalla formazione base del corso per istruttore di fitness e trasformare la propria passione in una professione; magari, tramite la frequenza di corsi correlati per l’allenamento femminile, la ginnastica posturale, come istruttore di allenamento funzionale o tramite corsi di fitness dedicato alla terza età.
Nel corso base si approfondiscono le tematiche di metodologia dell’insegnamento, oltre alle nozioni teoriche e pratiche di ginnastica aerobica, stretching, circuit training, basso e alto impatto nel fitness musicale, le coreografie e l’uso degli attrezzi (step, kettlebell, palla medica, etc.).
Per lavorare in palestra in sala fitness, presso centri sportivi o strutture turistiche che ospitano sale fitness, è necessario modulare il proprio lavoro come un libero professionista, aprendo più collaborazioni contemporaneamente e, a seconda delle specializzazioni, più lezioni di tipo differente.
Pilates Trainer, tra le professioni più richieste
Un istruttore di Pilates non solo rappresenta un trainer sportivo, ma anche un “coach” in grado di indirizzare i propri allievi verso uno stile di vita definito, quello che viene descritto dalla disciplina del Pilates come un’ottima fonte di benessere psico-fisico.
Il Pilates, infatti, non è solo una tra le attività di fitness svolte all’interno delle palestre ma si costituisce come una vera e propria dottrina, che necessita di uno studio particolare.
La formazione per istruttori di Pilates è basata sugli insegnamenti di Joseph Pilates, il fondatore, basati sul metodo della Contrology, ovvero la capacità di coordinazione di corpo, mente e spirito in ogni momento della giornata.
Il controllo del corpo, in particolare il suo “core” o centro legato alla zona della colonna vertebrale, provoca buone conseguenze nella maggiore elasticità nei movimenti, postura corretta e respirazione ritmica – tutti coordinati per ampliare le funzioni mentali, considerate fondamentali nel loro equilibrio, per il benessere psico-fisico dell’individuo.
Grazie alla sua commistione con ginnastica posturale, con la meditazione e con diversi principi ispirati allo Yoga, il Pilates ha riscontrato un ottimo successo, e rappresenta uno di quei settori su cui puntare per chi si vuole impegnare nell’unire lavoro e palestra.
Si parte sempre dai corsi per istruttore di Pilates Matwork, da ampliare con il perfezionamento Pilates e con una formazione nella ginnastica posturale, oppure virando anche nell’approfondire le tecniche di meditazione e Yoga.
La formazione per lavorare in palestra
In ogni caso, per diventare un istruttore, che sia nel settore fitness, nel training o nel Pilates, è necessario frequentare dei corsi di formazione riconosciuti dal CONI. Si tratta, insieme alla formazione presso la facoltà di Scienze Motorie (o presso il precedente ISEF), dell’unica formazione in grado di fornire dei titoli validi per esercitare la professione di trainer su tutto il territorio nazionale.
I corsi di formazione sportiva devono rispettare alcune regole, fornire un percorso di teoria e pratica su vari livelli approvato dal CONI e prevedere un esame finale.
Al superamento dell’esame si potrà ottenere l’attestato o diploma nazionale di tecnico sportivo – a seconda delle varianti. Quindi, per chi decida di unire palestra e lavoro, la strada è tracciata!